Riprese video in movimento
Da tempo vorrei sollazzarmi in filmati di surfate in movimento, mi rendo conto inoltre, sondando la rete, che la mia volontà è un po' quella di molti.
Ergo, un po' per fare chiarezza (almeno ci provo), un po' per riordinare le idee, tratto la cosa sul blog cercando di essere il più chiaro e conciso possibile (magari riesco ad ottenere qualche info utile, che accetto volentieri!).
Partiamo dal presupposto che per ottenere immagini ferme andando in snowboard, prive cioè di sobbalzi dovuti alle asperità del manto, la soluzione unica è quella di fissare la camera o l'obiettivo della stessa sulla nostra testa. La capoccia, ovviamente, è l'unica parte del corpo che risponde egregiamente alla richiesta; deve garantire infatti agli occhi una visione stabile del percorso che si sta affrontando e non è impegnata come braccia e busto in movimenti tesi a preservare l'equilibrio. La conseguenza di una testa che balla è la caduta... pensateci bene a quanto accade quando si passa inaspettatamente da una vellutata superficie fresata al ghiaccio sgarrupato (non sono di Napoli, ma "sgarrupato" mi piace :-) ).
Ordunque... fino a qualche tempo fa, l'unico sistema era quello di dotarsi di videocamera digitale + microcamera da adattare.
- Condizione necessaria per la videocamera era (ed è): essere dotata di ingresso video digitale. (mediamente i modelli con tale caratteristica costano 100/150 euro in più di quelli privi d'ingresso perché equiparati ai videoregistratori con relativa tassazione alla produzione)
- Per le microcamere invece c'è solo l'imbarazzo della scelta, a prezzi che tutto sommato sembrano allineati, almeno di non voler sforare nella qualità. Un buon esempio con tanto di video dimostrativo in snowboard è qui .
Ora, questo sistema presenta indubbi vantaggi:
- il primo è che possiamo, compatibilmente con le caratteristiche sopra citate, utilizzare la cam già in possesso.
- il secondo è: spendere una cifra relativamente bassa per l'acquisto del mini obiettivo (da fissare successivamente sul casco o sulla molla della mascherina).
Ma nasconde in sé anche svantaggi:
- Di fatto, tutte le microcamere devono essere necessariamente alimentate a parte. Significa quindi che, oltre ad avere addosso cellulare, Ipod (per gli irrinunciabili della musica), e/o arva e gps (in backcountry), siamo costretti ad indossare l'ennesimo armamentario: 2 apparecchi apparentemente complementari ma che si alimentano e si azionano separatamente in un intreccio di fili da non sottovalutare . Tutto ciò si traduce, nella pratica, in un subdolo stress derivante non solo dal controllo dell'efficienza delle pile, ma anche dalla verifica della quantità disponibile di supporto di registrazione; dalla noia di ottenere l'avvio simultaneo di entrambi gli apparecchi quando richiesto (sto immaginando un camcorder nello zaino ed io che penso se ce l'ho acceso o meno) e non in ultimo, dalla "vestibilità" della cavetteria d'alimentazione e di connessione.
La soluzione a queste piccole rogne potrebbe essere l'AV500 di Archos. Meglio conosciuto come riproduttore di file MP3/JPG/MPEG-4/(la lista è lunga, mi fermo qui) e mini videoregistratore portatile, questo apparecchio (del quale non riesco a trovare un nome appropriato) consente, tramite la mini cam opzionale di trasformarsi in una vera e propria videocamera più che ottima per l'utilizzo qui trattato.
C'è da sottolineare infatti che, oltre ad essere discreto nelle dimensioni e non avere meccaniche di trascinamento, si serve di una microcamera ideata ad hoc, che si alimenta con la stessa pila del riproduttore. Il tutto, attualmente, si aggira su prezzi che vanno dai 650 Euro in su. Sembrerebbe, in definitiva, la soluzione ottimale.
Il condizionale è d'obbligo poiché, nonostante una esauriente discussione via mail tutt'ora in corso con l'amico Ronin ( iniziata nel novembre 2005 quando la spesa totale si aggirava sui 1100 Euro), non siamo ancora giunti alla scelta conclusiva.
Ma ci siamo vicini... :-)
[EDIT] 12/11/06 la saga continua qui...
Ergo, un po' per fare chiarezza (almeno ci provo), un po' per riordinare le idee, tratto la cosa sul blog cercando di essere il più chiaro e conciso possibile (magari riesco ad ottenere qualche info utile, che accetto volentieri!).
Partiamo dal presupposto che per ottenere immagini ferme andando in snowboard, prive cioè di sobbalzi dovuti alle asperità del manto, la soluzione unica è quella di fissare la camera o l'obiettivo della stessa sulla nostra testa. La capoccia, ovviamente, è l'unica parte del corpo che risponde egregiamente alla richiesta; deve garantire infatti agli occhi una visione stabile del percorso che si sta affrontando e non è impegnata come braccia e busto in movimenti tesi a preservare l'equilibrio. La conseguenza di una testa che balla è la caduta... pensateci bene a quanto accade quando si passa inaspettatamente da una vellutata superficie fresata al ghiaccio sgarrupato (non sono di Napoli, ma "sgarrupato" mi piace :-) ).
Ordunque... fino a qualche tempo fa, l'unico sistema era quello di dotarsi di videocamera digitale + microcamera da adattare.
- Condizione necessaria per la videocamera era (ed è): essere dotata di ingresso video digitale. (mediamente i modelli con tale caratteristica costano 100/150 euro in più di quelli privi d'ingresso perché equiparati ai videoregistratori con relativa tassazione alla produzione)
- Per le microcamere invece c'è solo l'imbarazzo della scelta, a prezzi che tutto sommato sembrano allineati, almeno di non voler sforare nella qualità. Un buon esempio con tanto di video dimostrativo in snowboard è qui .
Ora, questo sistema presenta indubbi vantaggi:
- il primo è che possiamo, compatibilmente con le caratteristiche sopra citate, utilizzare la cam già in possesso.
- il secondo è: spendere una cifra relativamente bassa per l'acquisto del mini obiettivo (da fissare successivamente sul casco o sulla molla della mascherina).
Ma nasconde in sé anche svantaggi:
- Di fatto, tutte le microcamere devono essere necessariamente alimentate a parte. Significa quindi che, oltre ad avere addosso cellulare, Ipod (per gli irrinunciabili della musica), e/o arva e gps (in backcountry), siamo costretti ad indossare l'ennesimo armamentario: 2 apparecchi apparentemente complementari ma che si alimentano e si azionano separatamente in un intreccio di fili da non sottovalutare . Tutto ciò si traduce, nella pratica, in un subdolo stress derivante non solo dal controllo dell'efficienza delle pile, ma anche dalla verifica della quantità disponibile di supporto di registrazione; dalla noia di ottenere l'avvio simultaneo di entrambi gli apparecchi quando richiesto (sto immaginando un camcorder nello zaino ed io che penso se ce l'ho acceso o meno) e non in ultimo, dalla "vestibilità" della cavetteria d'alimentazione e di connessione.
La soluzione a queste piccole rogne potrebbe essere l'AV500 di Archos. Meglio conosciuto come riproduttore di file MP3/JPG/MPEG-4/(la lista è lunga, mi fermo qui) e mini videoregistratore portatile, questo apparecchio (del quale non riesco a trovare un nome appropriato) consente, tramite la mini cam opzionale di trasformarsi in una vera e propria videocamera più che ottima per l'utilizzo qui trattato.
C'è da sottolineare infatti che, oltre ad essere discreto nelle dimensioni e non avere meccaniche di trascinamento, si serve di una microcamera ideata ad hoc, che si alimenta con la stessa pila del riproduttore. Il tutto, attualmente, si aggira su prezzi che vanno dai 650 Euro in su. Sembrerebbe, in definitiva, la soluzione ottimale.
Il condizionale è d'obbligo poiché, nonostante una esauriente discussione via mail tutt'ora in corso con l'amico Ronin ( iniziata nel novembre 2005 quando la spesa totale si aggirava sui 1100 Euro), non siamo ancora giunti alla scelta conclusiva.
Ma ci siamo vicini... :-)
[EDIT] 12/11/06 la saga continua qui...
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