First Descent
Tante, troppe analogie per non provare un certo legame nei confronti di questo film.
- Tratta di snowboard, e questo di per sé dovrebbe essere già tutto.
- Esce nelle sale americane il 2 dicembre 2005; un giorno qualsiasi che, guarda caso, è l'anniversario della mia nascita.
- Shawn Farmer, leggenda vivente dello snowboard è tra i protagonisti... ha 40 anni, vecchio come me (anche se riesce a fare ben altre cose).
- Lo vedo cazzeggiare per una frazione di secondo in sella ad una cromata Harley-Davidson, addirittura cavalcando il mio stesso modello.
- A sorpresa, riconosco nella colonna sonora i suoni dei Foo Fighters, band che accompagna gran parte dei miei spostamenti in auto quando vado e torno dai monti.
L'impressione estremamente positiva che ho avuto guardando il film è forse dovuta a queste affinità del tutto personali ma devo ammettere che, anche ad una seconda valutazione meno dettata dal trasporto emotivo, non sono riuscito a provare quelle sensazioni di noia e ripetitività tanto paventate da certa stampa americana. Al contrario, sono già all'opera per acquistarne una copia originale, possibilmente in italiano (se avete qualche info comunicate! grazie) .
Definirei il lungometraggio un "documentario spettacolare". Si parte infatti dal lontano esordio dello snurfer datato 1965 e dalla prima discesa ("first descent" per l'appunto) di Jake Burton per approdare all'attualità dei giorni nostri passando per i momenti più cruciali della storia dello snowboard. Dai primi snowparks al primo riconoscimento olimpionico, nulla viene trascurato. Punti di vista , opinioni e commenti sono opera di protagonisti d'eccezione; dagli astri nascenti: Shaun White e Hannah Teter , rispettivamente 18 e 17 anni, alla vecchia e rispettabilissima guardia: Terje Haakonsen, Nick Perata ed il già citato Shawn Farmer (30, 39 e 40 anni).
Collante e trama della fucina d'informazioni audio-visive è naturalmente il freeride con sequenze mozzafiato girate a Valdez (Alaska) dove i 5 pro, così diversi per generazione ma così bene amalgamati dalla passione, affrontano in freeride le discese più estreme.
É banale affermarlo, sono queste le scene che più mi hanno emozionato; in particolar modo: i lunghi attimi di esitazione di Terje nell'affrontare un pericoloso passaggio fuoripista ed una valanga di dimensioni mostruose che lascia incredibilmente indenne il rider che la scatena.
Fotogrammi salienti scelti e catturati dal sottoscritto:
- Tratta di snowboard, e questo di per sé dovrebbe essere già tutto.
- Esce nelle sale americane il 2 dicembre 2005; un giorno qualsiasi che, guarda caso, è l'anniversario della mia nascita.
- Shawn Farmer, leggenda vivente dello snowboard è tra i protagonisti... ha 40 anni, vecchio come me (anche se riesce a fare ben altre cose).
- Lo vedo cazzeggiare per una frazione di secondo in sella ad una cromata Harley-Davidson, addirittura cavalcando il mio stesso modello.
- A sorpresa, riconosco nella colonna sonora i suoni dei Foo Fighters, band che accompagna gran parte dei miei spostamenti in auto quando vado e torno dai monti.
L'impressione estremamente positiva che ho avuto guardando il film è forse dovuta a queste affinità del tutto personali ma devo ammettere che, anche ad una seconda valutazione meno dettata dal trasporto emotivo, non sono riuscito a provare quelle sensazioni di noia e ripetitività tanto paventate da certa stampa americana. Al contrario, sono già all'opera per acquistarne una copia originale, possibilmente in italiano (se avete qualche info comunicate! grazie) .
Definirei il lungometraggio un "documentario spettacolare". Si parte infatti dal lontano esordio dello snurfer datato 1965 e dalla prima discesa ("first descent" per l'appunto) di Jake Burton per approdare all'attualità dei giorni nostri passando per i momenti più cruciali della storia dello snowboard. Dai primi snowparks al primo riconoscimento olimpionico, nulla viene trascurato. Punti di vista , opinioni e commenti sono opera di protagonisti d'eccezione; dagli astri nascenti: Shaun White e Hannah Teter , rispettivamente 18 e 17 anni, alla vecchia e rispettabilissima guardia: Terje Haakonsen, Nick Perata ed il già citato Shawn Farmer (30, 39 e 40 anni).
Collante e trama della fucina d'informazioni audio-visive è naturalmente il freeride con sequenze mozzafiato girate a Valdez (Alaska) dove i 5 pro, così diversi per generazione ma così bene amalgamati dalla passione, affrontano in freeride le discese più estreme.
É banale affermarlo, sono queste le scene che più mi hanno emozionato; in particolar modo: i lunghi attimi di esitazione di Terje nell'affrontare un pericoloso passaggio fuoripista ed una valanga di dimensioni mostruose che lascia incredibilmente indenne il rider che la scatena.
Fotogrammi salienti scelti e catturati dal sottoscritto:
Il film è privo di effetti speciali, non si serve di controfigure (ma chi si sarebbe prestato?). É insomma girato maledettamente bene nella sua genuinità. Se non l'hai ancora visto visita il sito ufficiale e, se la connessione te lo permette, sparati il trailer in alta risoluzione sul sito Apple.
Ho ancora la pelle d'oca, chi viene con me in Alaska?
rispondete dopo aver visto il film ;)
5 Comments:
IO
By Anonimo, at 12:07
pure io....
micia
By Anonimo, at 16:11
io
ronin
By Anonimo, at 14:14
ma k t s'imbazzit?"!?!?!!?!?!?
Superan3a
By Anonimo, at 09:39
Grazie 1000 rox.........nn ho parole
.........
By Anonimo, at 22:06
Posta un commento
<< Home