Adrenalina
L'ispirazione, o meglio... la causa, che ha scatenato l'eruzione letteraria che ti stai apprestando a leggiucchiare è da attribuire ad un tale, simpatico conoscente, il cui vero nome per motivi di privacy non mi è dato rivelare. Posso svelare però suo il nick giustamente meritato... viene chiamato dai più "il Chimico".
Egli non è come te:
- tu mangi spaghetti? lui si rifornisce di carboidrati.
- tu gusti una tenera bistecca ai ferri? lui apporta proteine.
- tu ti trastulli con la nuova conquista in un tetatet spinando la sogliola? lui immette fosforo.
- tu assapori una gialla Chiquita matura al punto giusto? lui si approvvigiona di potassio.
- tu decanti il vellutato retrogusto fruttato di un novello? lodi le profumate virtù di un Teroldego? apprezzi il lento filtraggio di un Jack Daniel's? lui ingerisce solo alcool.
Lui, "il Chimico", non fa snowboard (lo snowboard non si pratica, si fa. Un po' come il Parmigiano), prova però a proferire nel suo orecchio la parola "snowboard". L' allegoria chimica è per lui spontanea, innata, in un batter d'occhio, con un occhio sgranato (l'altro è impegnato a battere) replica con un secco... "adrenalina, adrenalina pura".
Già... adrenalina.
Termine spesso utilizzato in tutte quelle discipline che dispensano forti emozioni e non solo. C'è da dire infatti che anche gli scacchi possono provocare adrenalina; persino le carte, se lette dal mitico Luis Velasco, sono adrenaliniche.
É innegabile però che nello snowboard, le sue importanti scariche giocano un ruolo fondamentale.
Approfondimento.
La funzione principale dell'adrenalina è quella di predisporre l'organismo ad affrontare situazioni di emergenza sia sul piano fisico che su quello emotivo. La sua produzione trae origine dall'atavico istinto di sopravvivenza: ipotizziamo un troglodita alle prese con una belva che vuole sbranarlo; subentra nel suo corpo (del cavernicolo s'intende... la belva ha semplicemente fame) uno stato di stress dovuto al pericolo.
La ghiandola surrenale reagisce immediatamente allo stimolo cominciando a secernere il fantomatico ormone (adrenalina per l'appunto).
Quest'ultima entra in circolo e, tralasciando gli aspetti medico/scientifici che non è il caso di trattare in questa sede, in men che non si dica, produce evidenti effetti stimolanti, il cuore batte più rapidamente ed i muscoli sono più irrorati di sangue.
Il troglodita riceve una temporanea carica d'energia che va ben oltre le sue abituali capacità (ricordo che la Red Bull non era ancora stata inventata)
Madre natura da sempre è stata in grado di fornire tale "ruota di scorta"...ancor prima che inventassero la ruota!
Con l'adrenalina quindi, si ottiene un aumento del livello di energia disponibile cui poter attingere per affrontare l'emergenza.
Tornando a noi.
Oggi il troglodita non c'è più, o meglio, non dovrebbe esserci più, (purtroppo c'è ancora chi telefona a Velasco, cartomanti & Co.) la "belva" invece, intesa come "pericolo e sfida" si ritrova in ogni ostacolo e difficoltà al limite delle nostre capacità
Nello specifico: pendenze in powder di 40°... quel kicker di due, tre metri... quel flat di quindici, venti metri... quella manovra che hai ripassato a mente tutta la notte... tutte sono belve feroci.
In piedi, direzioni la tua tavola sulla massima pendenza, un profondo e liberatorio sospiro lungo la transizione che diviene sempre più veloce e... d' un tratto vieni proiettato in orbita, percepisci immediatamente l'assenza di gravità, sei al centro dell'universo, l'adrenalina arriva come una bomba, impetuosa, travolge abbattendo, come farebbe un uragano, la tua razionalità.
Ergo, quello che doveva essere l'ultimo salto della giornata, diviene spunto per altri ed ancora altri tricks.(quante volte ti è capitato di mentire a te stesso dicendo:"è l'ultimo"?)
La percezione seguente è di benessere. Il superamento di un proprio limite fa sentire forti e coraggiosi, oserei dire... cazzuti :).
Sintetizziamo ora i primi due effetti dell' adrenalina:
- Eccitazione prima.
- Benessere poi.
Alla lunga, v'è un terzo effetto che spunta fuori, forse il peggiore (gli animali da park e gli stakanovisti dello snò sono certo avranno già afferrato):
Il limite s'innalza sempre più, si ha bisogno di maggiori dosi di stimolante.
L' impossibilità di recarsi in montagna, o peggio, l' assenza di neve provoca irritabilità e malumore (ne sanno qualcosa i nostri colleghi di lavoro). L'astinenza dei mesi estivi ci spinge a ricercare emozioni oltre i tremila, la valigia in luglio nasconde guanti, cappelli e scarponi quando l'amico, presumibilmente sano, parte in shorts e marsupio.
Qual'è il motivo che ci induce a ricercare l'elettrizzante scarica che "spaventa ed energizza"?
Per quale ragione a volte si eccede anche quando una situazione non è esattamente piacevole? (vedi session nella nebbia)
Tutto ciò trova risposta in un' unico, esaustivo termine:
- Assuefazione.
Ok, ti riconosci in quanto hai letto?
Hai provato nella tua vita, almeno una volta, il trittico: eccitazione/benessere/assuefazione ?
Egli non è come te:
- tu mangi spaghetti? lui si rifornisce di carboidrati.
- tu gusti una tenera bistecca ai ferri? lui apporta proteine.
- tu ti trastulli con la nuova conquista in un tetatet spinando la sogliola? lui immette fosforo.
- tu assapori una gialla Chiquita matura al punto giusto? lui si approvvigiona di potassio.
- tu decanti il vellutato retrogusto fruttato di un novello? lodi le profumate virtù di un Teroldego? apprezzi il lento filtraggio di un Jack Daniel's? lui ingerisce solo alcool.
Lui, "il Chimico", non fa snowboard (lo snowboard non si pratica, si fa. Un po' come il Parmigiano), prova però a proferire nel suo orecchio la parola "snowboard". L' allegoria chimica è per lui spontanea, innata, in un batter d'occhio, con un occhio sgranato (l'altro è impegnato a battere) replica con un secco... "adrenalina, adrenalina pura".
Già... adrenalina.
Termine spesso utilizzato in tutte quelle discipline che dispensano forti emozioni e non solo. C'è da dire infatti che anche gli scacchi possono provocare adrenalina; persino le carte, se lette dal mitico Luis Velasco, sono adrenaliniche.
É innegabile però che nello snowboard, le sue importanti scariche giocano un ruolo fondamentale.
Approfondimento.
La funzione principale dell'adrenalina è quella di predisporre l'organismo ad affrontare situazioni di emergenza sia sul piano fisico che su quello emotivo. La sua produzione trae origine dall'atavico istinto di sopravvivenza: ipotizziamo un troglodita alle prese con una belva che vuole sbranarlo; subentra nel suo corpo (del cavernicolo s'intende... la belva ha semplicemente fame) uno stato di stress dovuto al pericolo.
La ghiandola surrenale reagisce immediatamente allo stimolo cominciando a secernere il fantomatico ormone (adrenalina per l'appunto).
Quest'ultima entra in circolo e, tralasciando gli aspetti medico/scientifici che non è il caso di trattare in questa sede, in men che non si dica, produce evidenti effetti stimolanti, il cuore batte più rapidamente ed i muscoli sono più irrorati di sangue.
Il troglodita riceve una temporanea carica d'energia che va ben oltre le sue abituali capacità (ricordo che la Red Bull non era ancora stata inventata)
Madre natura da sempre è stata in grado di fornire tale "ruota di scorta"...ancor prima che inventassero la ruota!
Con l'adrenalina quindi, si ottiene un aumento del livello di energia disponibile cui poter attingere per affrontare l'emergenza.
Tornando a noi.
Oggi il troglodita non c'è più, o meglio, non dovrebbe esserci più, (purtroppo c'è ancora chi telefona a Velasco, cartomanti & Co.) la "belva" invece, intesa come "pericolo e sfida" si ritrova in ogni ostacolo e difficoltà al limite delle nostre capacità
Nello specifico: pendenze in powder di 40°... quel kicker di due, tre metri... quel flat di quindici, venti metri... quella manovra che hai ripassato a mente tutta la notte... tutte sono belve feroci.
In piedi, direzioni la tua tavola sulla massima pendenza, un profondo e liberatorio sospiro lungo la transizione che diviene sempre più veloce e... d' un tratto vieni proiettato in orbita, percepisci immediatamente l'assenza di gravità, sei al centro dell'universo, l'adrenalina arriva come una bomba, impetuosa, travolge abbattendo, come farebbe un uragano, la tua razionalità.
Ergo, quello che doveva essere l'ultimo salto della giornata, diviene spunto per altri ed ancora altri tricks.(quante volte ti è capitato di mentire a te stesso dicendo:"è l'ultimo"?)
La percezione seguente è di benessere. Il superamento di un proprio limite fa sentire forti e coraggiosi, oserei dire... cazzuti :).
Sintetizziamo ora i primi due effetti dell' adrenalina:
- Eccitazione prima.
- Benessere poi.
Alla lunga, v'è un terzo effetto che spunta fuori, forse il peggiore (gli animali da park e gli stakanovisti dello snò sono certo avranno già afferrato):
Il limite s'innalza sempre più, si ha bisogno di maggiori dosi di stimolante.
L' impossibilità di recarsi in montagna, o peggio, l' assenza di neve provoca irritabilità e malumore (ne sanno qualcosa i nostri colleghi di lavoro). L'astinenza dei mesi estivi ci spinge a ricercare emozioni oltre i tremila, la valigia in luglio nasconde guanti, cappelli e scarponi quando l'amico, presumibilmente sano, parte in shorts e marsupio.
Qual'è il motivo che ci induce a ricercare l'elettrizzante scarica che "spaventa ed energizza"?
Per quale ragione a volte si eccede anche quando una situazione non è esattamente piacevole? (vedi session nella nebbia)
Tutto ciò trova risposta in un' unico, esaustivo termine:
- Assuefazione.
Ok, ti riconosci in quanto hai letto?
Hai provato nella tua vita, almeno una volta, il trittico: eccitazione/benessere/assuefazione ?
Bene...
è scientificamente provato, oltre che popolarmente noto, che l'alcool, la marijuana, la cocaina e l'eroina, possono regalare gli stessi, medesimi effetti. Ricapitolando quanto scritto sinora e procedendo per associazioni d'idee abbiamo:
Snowboard = Adrenalina
É scontato:
Adrenalina = Eccitazione + Benessere + Assuefazione.
ma...
Eccitazione + Benessere + Assuefazione = Droga.
Ne consegue:
Snowboard = Droga (!)
Non stupirti quindi se in futuro, come accade già per le sigarette, sarai costretto a rinunciare ad una grafica cool in favore di diciture obbligatorie in bella mostra sulla soletta (speriamo che Sirchia non venga mai a conoscenza di questo articolo. n.d.r.), non sorprenderti se noterai sugli annunci dei migliori magazine di settore richieste d'iscrizione a curativi gruppi di "snowbordisti anonimi", infine non meravigliarti se troverai sempre un maggior numero di "snowboardipendenti" ad affollare le piste.
C'è da ammetterlo, tra le droghe... è la migliore :)
Ah! senti... ora che ho finito, per l'appunto... dico a te (se hai letto fin qui sei sicuramente drogato): "mi sapresti mica indicare un buon spacciatore di camp estivi?"
Allucinanti saluti,
"Powder"